Prosegue il nostro viaggio nel mondo dell’editoria indipendente. Il secondo appuntamento è dedicato a Cristina Pascotto, direttrice editoriale di Safarà.

D – Safarà è un editore indipendente di Pordenone, che tra i titoli di punta del catalogo pubblica i libri di Alasdair Gray, vero e proprio caso letterario che ha scalato le classifiche di vendita italiane con Povere creature da cui è stato tratto l’omonimo film di Yorgos Lanthimos vincitore di 4 premi Oscar.

R – Un connubio tanto virtuoso tra letteratura e cinema è stato di enorme supporto per far conoscere uno scrittore di così grande valore, che proponiamo al nostro pubblico fin dagli esordi della casa editrice: Gray è stato infatti uno dei nostri primissimi autori – e di lui stiamo pubblicando l’opera completa. Nel corso degli anni avevamo raggiunto una solida nicchia di lettori affezionati, ma la potenza del cinema ha sicuramente rafforzato e amplificato questo progetto, consentendoci di raggiungere decine di migliaia di lettori.

Alasdar Gray

D – La sorte ha premiato quindi un’intuizione coraggiosa…

R – È senz’altro vero, perché il progetto ha comportato diversi rischi iniziali – come del resto qualsiasi iniziativa editoriale. La nostra intenzione è sempre stata quella di proporre grandi autrici e autori rimasti per qualche motivo liminali nel mondo editoriale italiano perché considerati difficili, sotterranei, oscuri, sebbene fossero portatori di un profondo valore letterario. I nostri libri sono perlopiù tradotti per la prima volta in Italia e le opere di Alasdar Gray hanno rappresentato proprio il nostro esordio. Abbiamo perseguito questo progetto con grande tenacia, poi il caso che ha spinto un grande autore come Lanthimos a portare sul grande schermo Povere creature! ha rappresentato una rampa di lancio di grandissima potenza.… Ci auguriamo che questo film contribuisca alla scoperta di Gray come grande autore e artista a tutto tondo da parte di un pubblico di lettori sempre più vasto: a breve pubblicheremo una nuova edizione di Lanark, la sua opera più iconica, e crediamo che questa possa essere un’occasione importante per ampliare la cerchia dei suoi estimatori oltre l’orizzonte di Povere creature!

D – Facciamo un passo indietro: quali sono i tratti peculiari di Safarà?

R – Nella quasi totalità dei casi le nostre sono proposte del tutto inedite di voci autorevoli del panorama letterario internazionale, provenienti per la maggior parte dal Novecento. Mi piace definire Safarà come una casa editrice di ricerca, perché pubblicare autrici e autori spesso considerati iconici nel loro paese d’origine è il cuore pulsante della nostra attività. Non siamo legati a un genere o a un’area linguistico-geografica specifica perché a nostro avviso il libro è un’opera compiuta in sé, a prescindere dalla lingua e dalla tradizione in cui si è espressa: abbiamo quindi in catalogo autrici e autori australiani e scozzesi ma anche messicani, giapponesi e islandesi, a testimonianza dello sguardo ampio e privo di confini che io e mio fratello, Guido Giuseppe Pascotto (l’altro fondatore della casa editrice, ndr) vogliamo mantenere nell’individuare i titoli che riteniamo abbraccino la nostra visione della letteratura e del mondo.

D – Voi siete di Pordenone: ci racconti le dinamiche di una realtà così eccentrica rispetto al grande mercato editoriale italiano…

R – Siamo volutamente periferici perché questo ci consente di mantenere uno sguardo meno vincolato a ciò che accade qui e ora, e maggiormente rivolto a un orizzonte più ampio e a un arco di percorrenza più vasto, sospeso tra il passato e il futuro e non particolarmente calato in quello che chiamiamo presente. In questo senso, trovarsi a Pordenone non è affatto limitante ma aiuta invece a preservare una prospettiva eccentrica e preservare quel carattere liminale che è il fulcro del nostro lavoro.

D – Veniamo ad aspetti più propriamente legati al mercato. Voi siete distribuiti su tutto il territorio nazionale?

R – Per molti anni ci siamo affidati al più grande player di mercato, ma un anno e mezzo fa abbiamo drasticamente invertito la rotta. È stata una decisione per noi rivoluzionaria che ha portato risultati molto positivi, dimostrando che il mondo dell’editoria è afflitto da contraddizioni che non sono sanabili se gli editori indipendenti non prendono decisioni radicali. Si tratta di scelte quasi obbligate per la sopravvivenza: gli editori indipendenti devono cercare strade alternative per mantenersi grandi nei contenuti e individuare paradigmi che possano portare i loro libri all’attenzione di chi li sta veramente cercando. Noi ora siamo distribuiti da una realtà in grande crescita, attiva su scala nazionale, e affidiamo la promozione e il rapporto con le librerie a un commerciale interno. 

Cristina Pascotto

D – Poi il vostro successo dimostra concretamente che se ci si propone con un’offerta di qualità i riscontri arrivano anche a prescindere dalla distribuzione nazionale.

R – Sicuramente la fedeltà alla propria ispirazione, una quantità di lavoro difficilmente quantificabile – errori e false piste compresi – nonché una buona dose di ostinazione per emanciparsi da quegli strumenti che illudono solamente di essere presenti sul mercato sono senz’altro gli strumenti per costruirsi una strada alternativa. 

D – Il vostro catalogo è presente su Amazon?

R – Safarà è presente su Amazon, una piattaforma innegabilmente molto importante per gli editori indipendenti perché consente di essere reperibili da parte di un pubblico che spesso fatica a trovare le nostre pubblicazioni nelle librerie fisiche, un fattore che talvolta mette a repentaglio l’ordinabilità stessa dei volumi – un problema cronico che affligge lo scenario dell’editoria indipendente.

D – Per chiudere, un’anticipazione sulle prossime uscite…

R – Tra qualche settimana usciremo con un inedito di un grande scrittore cileno del Novecento, Ieri di Juan Emar, che sarà la nostra anticipazione per il Salone del Libro di Torino, e poco dopo pubblicheremo Lanark. Una vita in 4 libri di Alasdair Gray, che tornerà in libreria in una veste inedita e in un volume unico: un ritorno atteso e richiesto a gran voce dai vecchi e nuovi lettori  di Alasdair Gray. 

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